venerdì 7 giugno 2013

Psicosomatica- appunti lezioni AA.2012-2013


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Premessa
Iniziamo il lavoro partendo dalla Macroarea Psicosomatica, perché ritengo che le nozioni di base sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale – SNC - e del Sistema Nervoso Autonomo – SNA -, siano propedeutiche per gli argomenti delle Macroaree successive.
Diciamo che si parte dall’ABC e quindi il primo argomento riguarderà proprio lo sviluppo del sistema nervoso a cominciare dagli inizi della vita, cioè, dall’embrione.
Prima, però, diamo uno sguardo cercando di fornire una definizione di massima di PSICOSOMATICA
Lo studio della Psicosomatica parte da un assunto fondamentale: il corpo e la mente non sono due “pianeti” separati e distanti, bensì due mondi in continua relazione tra loro che si influenzano reciprocamente; sono due facce di una medesima medaglia: l’uomo nella sua unità somato-psichica.
Già da tempo in ambito medico si condivide l’idea che il benessere fisico sia condizionato da sentimenti ed emozioni che hanno forti ripercussioni sul corpo, come d’altra parte quest’ultimo influenza vissuti emotivo-affettivi. Vale a dire che una malattia fisica ha un impatto sulla nostra psiche, così come la psiche influisce sull’organismo.
Infatti, il vecchio concetto di malattia intesa come effetto di una causa, è stato sostituito e oggi si preferisce assumere una visione multifattoriale secondo la quale ogni accadimento – perciò anche una affezione organica o del sistema organico – è la conseguenza dell’intrecciarsi di svariati e diversi fattori, in particolare il fattore Psicologico.
Ebbene, da più parti e ormai da diverso tempo, ciò che da prima era solo una ipotesi, oggi anche i medici più riottosi si sono convertiti accettando che la psiche ha il “potere” di favorire l’insorgere di una malattia, come il contrario, favorirne la guarigione.
In termini generali, le malattie psicosomatiche sono quelle condizioni patologiche che si possono considerare malattie vere e proprie e che comportano danni a livello organico essendo causate (o aggravate) da fattori emozionali.
La psicosomatica è quel ramo della medicina tradizionale che pone in relazione la mente con il corpo , ovverosia il mondo emozionale ed affettivo con il soma, si occupa nello specifico, di rilevare e capire l'influenza che uno stato emotivo (o anche semplicemente una emozione) esercita sul corpo.
In un passato non così tanto lontano, era in auge  parlare di psicosomatica riferendosi ad essa esclusivamente in relazione a quelle patologie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali si pensava potesse esistere –ob torto collo - una genesi psicologica.
Sono stati fatti grossi passi avanti se oggi si guarda alla Psicosomatica in un'ottica corrispondente ad una concezione della medicina che guarda all'uomo come ad un tutto unitario, dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio, e che presta attenzione non solo alla manifestazione fisiologica della malattia, ma anche all'aspetto emotivo che l'accompagna.
Pertanto, secondo quest'ottica è possibile distinguere malattie per le quali i fattori biologici, tossico-infettivi, traumatici o genetici hanno un ruolo preponderante e malattie per le quali i fattori psico-sociali, sotto forma di emozioni e di conflitti attuali o remoti, sono determinanti . In questo senso l'unità psicosomatica dell'uomo non viene persa di vista e i sintomi o i fenomeni patologici vengono indagati in modo complementare da un punto di vista psicologico e fisiologico.
In effetti, si deve sottolineare che i sintomi psicosomatici  corrispondono ad un alfabeto non verbale, è un linguaggio strettamente connesso agi aspetti emozionali ed affettivi, derivano dal coinvolgimento del sistema nervoso autonomo e sono la risposta "vegetativa" a situazioni diverse di disagio mentale o di stress. In pratica, i disturbi psicosomatici non diagnosticati come patologie conclamate, celano di solito, un’architettura linguistica misteriosa ma ricca di senso. Quando la nostra mente razionale e logica si separa dal mondo emotivo, si altera un equilibrio, cioè, si spezza un ritmo che comporta modificazioni interessanti persino il nostro sistema immunitario.
Inoltre i sintomi psicosomatici sono comuni anche in varie forme di depressione e praticamente in tutti i disturbi d'ansia, tuttavia esistono dei disturbi psicosomatici veri e propri che si manifestano in assenza di altri sintomi di natura psicologica, rendendo più difficile ricondurre il malessere fisico ad un problema psicologico.
Diamo un rapido sguardo ad alcune Sindromi Cliniche
I disturbi psicosomatici possono interessare
>  l’apparato gastrointestinale: gastrite, colite ulcerosa, ulcera peptica;
> l’apparato cardiocircolatorio: tachicardia, aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa;
> l’apparato respiratorio: asma bronchiale;
> l’apparato urogenitale: dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi;
> la pelle: la psoriasi, l'acne, la dermatite atopica, il prurito, l'orticaria, la secchezza delle mucose, la sudorazione;
> il sistema muscolo-scheletrico: cefalea tensiva, crampi muscolari, torcicollo, mialgia e fibromialgia, artrite, dolori rachidei:
> l’alimentazione.
Esistono poi specifiche condizioni cliniche che rientrano nell'ambito delle malattie psicosomatiche e sono:
Esistono, infine, sindromi cliniche che hanno componenti di tipo psicosomatico, e sono:
1. Disturbi dell'alimentazione  che si evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall'anoressia e dalla bulimia.

2. Disturbi gastroenterici con sensazioni elementari di sicurezza e fiducia da un lato e insoddisfazione e bisogno dall'altro, connessi a loro volta a condizioni di sazietà e fame. Le manifestazioni più palesi sono l'ulcera peptica e la colite ulcerosa.

3. Disturbi cardiocircolatori determinati da stress sociali, inadeguatezza del proprio status rispetto alle proprie aspirazioni, perdita di protezione che esi­gono continua vigilanza e permanente stato di pre­parazione a «lotta e fuga», che si manifestano a livello psicosomatico nella cardiopatia ischemica e nell'ipertensione essenziale.

4. Disturbi respiratori determinati da fattori emo­zionali con fattori predisponenti; la sindrome più significativa è l’asma bronchiale.
5. Disturbi urogenitali che compaiono o in mo­menti particolarmente importanti della vita riprodut­tiva come le mestruazioni, la gravidanza, la contraccezione, il parto, l'aborto, o con la cessazione della capacità riproduttiva come la me­nopausa. Rientra in questo gruppo anche l'enuresi o incapacità di inibire il riflesso urinario.           

6. Disturbi locomotori dove il fattore psicologico gioca un importante ruolo eziologico nei dolori lom­bari, nel reumatismo psicogeno, nelle artriti reuma­toidi, nelle cefalee da contrazione muscolare, nel bruxismo e nelle diverse forme in cui è in­teressata la locomozione.

7. Disturbi dermatologici dove la pelle, accanto alla funzione protettiva, termostatica, tattile, dolo­rifica, immunitaria ed escretoria, svolge anche la funzione di espressione delle emozioni.
Il paziente psicosomatico presenta un'insufficienza, costituzionale o ac­quisita, di processi di mentalizzazione, ossia di ela­borazione psichica dell'emozione attraverso il pen­siero, sia intellettuale e cosciente sia immaginativo e fantastico, e un'accentuazione del pensiero opera­tivo, sempre rigidamente aderente alla realtà con­creta e incapace di vita fantastica.

Conclusioni
Le conclusioni le lascio ad un articolo tratto dalla rivista Psicologia del 2007
“...Il corpo e la psiche s'influenzano a vicenda grazie alle interconnessioni, che avvengono attraverso un complesso sistema psico –neuro –immuno -endocrino. Quando questo sistema si auto-regola in modo corretto, una volta passato l’evento stressante fisico o psichico che sia, la reazione psicosomatica si esaurisce e tutto ritorna come prima...
...Quando il meccanismo 'si inceppa', invece di una normale reazione allo stress possiamo sviluppare            una             patologia         psicosomatica. 


La malattia psicosomatica si manifesta a livello fisico ma  è provocata, scatenata o aggravata da fattori psichici. Molti disturbi psicosomatici hanno un’origine multifattoriale, ovvero si manifestano soltanto in presenza di più fattori che agiscono insieme. 
Un fattore psichico potrebbe, per esempio, scatenare attacchi di panico in presenza di una predisposizione familiare su base biologica oppure, sommandosi all’azione di un fattore infettivo (Helicobacter), causare l’ulcera duodenale. Quando entrano in gioco sia le cause fisiche (genetiche, infettive, traumatiche) che psichiche (stress cronico, ansia, un tipo di personalità più vulnerabile) è arduo stabilire quali siano più importanti nel determinare e mantenere il disturbo.
Un approccio terapeutico efficace dovrebbe perciò tenere conto di tutti questi fattori. 

Accade spesso purtroppo che l’aspetto psicologico non emerga perché i disturbi si manifestano solo a livello fisico e né il medico, né tanto meno il paziente, sospetta la presenza di altre cause. Il sospetto può nascere quando gli esami clinici continuano ad essere negativi, o quando la terapia farmacologica ben condotta non produce effetti duraturi. A rendere più difficile la diagnosi è anche la perdita, col tempo, del nesso causale con il fattore psichico sottostante... Sarà così anche per (molti) tipi di disturbi: diventerà difficile risalire a quando e perchè sono comparsi. I sintomi saranno sempre più scollegati dalla situazione emozionale e la persona che ne soffre non accetterà facilmente l’ipotesi che a scatenare i suoi problemi fisici sia un remoto "conflitto intrapsichico" , un’esperienza emotiva mal digerita o qualche sentimento profondamente sepolto. "


Dr.ssa Donatella Steck
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