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Premessa
Iniziamo il lavoro
partendo dalla Macroarea Psicosomatica, perché ritengo che le nozioni di base
sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale – SNC - e del Sistema Nervoso
Autonomo – SNA -, siano propedeutiche per gli argomenti delle Macroaree
successive.
Diciamo che si parte
dall’ABC e quindi il primo argomento riguarderà proprio lo sviluppo del sistema
nervoso a cominciare dagli inizi della vita, cioè, dall’embrione.
Prima, però, diamo uno
sguardo cercando di fornire una definizione di massima di PSICOSOMATICA
Lo studio della
Psicosomatica parte da un assunto fondamentale: il corpo e la mente non sono
due “pianeti” separati e distanti, bensì due mondi in continua relazione tra
loro che si influenzano reciprocamente; sono due facce di una medesima
medaglia: l’uomo nella sua unità somato-psichica.
Già da tempo in ambito
medico si condivide l’idea che il benessere fisico sia condizionato da
sentimenti ed emozioni che hanno forti ripercussioni sul corpo, come d’altra parte
quest’ultimo influenza vissuti emotivo-affettivi. Vale a dire che una malattia
fisica ha un impatto sulla nostra psiche, così come la psiche influisce
sull’organismo.
Infatti, il vecchio concetto di malattia intesa come effetto di una causa, è
stato sostituito e oggi si preferisce assumere una visione multifattoriale
secondo la quale ogni accadimento – perciò anche una affezione organica o del
sistema organico – è la conseguenza dell’intrecciarsi di svariati e diversi
fattori, in particolare il fattore Psicologico.
Ebbene, da più parti e ormai da diverso tempo, ciò che da prima era solo
una ipotesi, oggi anche i medici più riottosi si sono convertiti accettando che
la psiche ha il “potere” di favorire l’insorgere di una malattia, come il
contrario, favorirne la guarigione.
In termini generali, le malattie
psicosomatiche sono
quelle condizioni patologiche che si possono considerare malattie vere e
proprie e che comportano danni a livello organico essendo causate (o aggravate)
da fattori emozionali.
La psicosomatica è quel ramo della medicina
tradizionale che pone in relazione la mente con il corpo , ovverosia il mondo emozionale ed
affettivo con il soma, si occupa nello specifico, di rilevare e capire
l'influenza che uno stato emotivo (o anche semplicemente una emozione) esercita
sul corpo.
In un passato non
così tanto lontano, era in auge parlare
di psicosomatica riferendosi ad essa esclusivamente in relazione a quelle
patologie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali si pensava
potesse esistere –ob torto collo - una genesi psicologica.
Sono stati fatti
grossi passi avanti se oggi si guarda alla Psicosomatica in un'ottica corrispondente ad una concezione della medicina che guarda
all'uomo come ad un tutto unitario, dove la malattia si manifesta a livello
organico come sintomo e a livello psicologico come disagio, e che presta
attenzione non solo alla manifestazione fisiologica della malattia, ma anche
all'aspetto emotivo che l'accompagna.
Pertanto, secondo
quest'ottica è possibile distinguere malattie per le quali i fattori
biologici, tossico-infettivi, traumatici o genetici hanno un ruolo
preponderante e malattie per le quali i fattori psico-sociali, sotto forma di
emozioni e di conflitti attuali o remoti, sono determinanti . In questo senso l'unità
psicosomatica dell'uomo non viene persa di vista e i sintomi o i fenomeni
patologici vengono indagati in modo complementare da un punto di vista
psicologico e fisiologico.
In effetti, si deve sottolineare che i sintomi psicosomatici corrispondono ad un alfabeto non verbale, è
un linguaggio strettamente connesso agi aspetti emozionali ed affettivi, derivano
dal coinvolgimento del sistema nervoso autonomo e sono la risposta
"vegetativa" a situazioni diverse di disagio mentale o di stress. In pratica, i disturbi psicosomatici
non diagnosticati come patologie conclamate, celano di solito, un’architettura
linguistica misteriosa ma ricca di senso. Quando la nostra mente razionale e
logica si separa dal mondo emotivo, si altera un equilibrio, cioè, si spezza un
ritmo che comporta modificazioni interessanti persino il nostro sistema
immunitario.
Inoltre i sintomi psicosomatici sono comuni anche in varie
forme di depressione e praticamente in tutti i disturbi d'ansia, tuttavia
esistono dei disturbi
psicosomatici veri e propri
che si manifestano in assenza di altri sintomi di natura psicologica, rendendo
più difficile ricondurre il malessere fisico ad un problema psicologico.
Diamo un rapido
sguardo ad alcune Sindromi Cliniche
I disturbi psicosomatici possono interessare
> l’apparato
gastrointestinale: gastrite, colite ulcerosa, ulcera peptica;
> l’apparato cardiocircolatorio: tachicardia,
aritmie, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa;
> l’apparato respiratorio: asma bronchiale;
> l’apparato urogenitale: dolori mestruali,
impotenza, eiaculazione precoce o anorgasmia, enuresi;
> la pelle: la psoriasi, l'acne, la dermatite
atopica, il prurito, l'orticaria, la secchezza delle mucose, la sudorazione;
> il sistema muscolo-scheletrico: cefalea
tensiva, crampi muscolari, torcicollo, mialgia e fibromialgia, artrite, dolori
rachidei:
> l’alimentazione.
Esistono poi specifiche condizioni cliniche
che rientrano nell'ambito delle malattie psicosomatiche e sono:
Esistono, infine, sindromi cliniche che
hanno componenti di tipo psicosomatico, e sono:
1. Disturbi dell'alimentazione che si
evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall'anoressia e dalla
bulimia.
2. Disturbi gastroenterici con sensazioni elementari di sicurezza
e fiducia da un lato e insoddisfazione e bisogno dall'altro, connessi a loro
volta a condizioni di sazietà e fame. Le manifestazioni più palesi sono
l'ulcera peptica e la colite ulcerosa.
3. Disturbi cardiocircolatori determinati da stress sociali, inadeguatezza del proprio status rispetto alle proprie aspirazioni, perdita di protezione che esigono continua vigilanza e permanente stato di preparazione a «lotta e fuga», che si manifestano a livello psicosomatico nella cardiopatia ischemica e nell'ipertensione essenziale.
4. Disturbi respiratori determinati da fattori emozionali con fattori predisponenti; la sindrome più significativa è l’asma bronchiale.
3. Disturbi cardiocircolatori determinati da stress sociali, inadeguatezza del proprio status rispetto alle proprie aspirazioni, perdita di protezione che esigono continua vigilanza e permanente stato di preparazione a «lotta e fuga», che si manifestano a livello psicosomatico nella cardiopatia ischemica e nell'ipertensione essenziale.
4. Disturbi respiratori determinati da fattori emozionali con fattori predisponenti; la sindrome più significativa è l’asma bronchiale.
5. Disturbi urogenitali che compaiono o in momenti
particolarmente importanti della vita riproduttiva come le mestruazioni, la
gravidanza, la contraccezione, il parto, l'aborto, o con la cessazione della
capacità riproduttiva come la menopausa. Rientra in questo gruppo anche
l'enuresi o incapacità di inibire il riflesso urinario.
6. Disturbi locomotori dove il fattore psicologico gioca un importante ruolo eziologico nei dolori lombari, nel reumatismo psicogeno, nelle artriti reumatoidi, nelle cefalee da contrazione muscolare, nel bruxismo e nelle diverse forme in cui è interessata la locomozione.
7. Disturbi dermatologici dove la pelle, accanto alla funzione protettiva, termostatica, tattile, dolorifica, immunitaria ed escretoria, svolge anche la funzione di espressione delle emozioni.
6. Disturbi locomotori dove il fattore psicologico gioca un importante ruolo eziologico nei dolori lombari, nel reumatismo psicogeno, nelle artriti reumatoidi, nelle cefalee da contrazione muscolare, nel bruxismo e nelle diverse forme in cui è interessata la locomozione.
7. Disturbi dermatologici dove la pelle, accanto alla funzione protettiva, termostatica, tattile, dolorifica, immunitaria ed escretoria, svolge anche la funzione di espressione delle emozioni.
Il paziente psicosomatico presenta
un'insufficienza, costituzionale o acquisita, di processi
di mentalizzazione, ossia di elaborazione psichica
dell'emozione attraverso il pensiero, sia intellettuale e cosciente sia
immaginativo e fantastico, e un'accentuazione del pensiero operativo, sempre
rigidamente aderente alla realtà concreta e incapace di vita fantastica.
Conclusioni
Le conclusioni le lascio ad un articolo tratto dalla rivista
Psicologia del 2007
“...Il corpo e la psiche s'influenzano a vicenda grazie alle
interconnessioni, che avvengono attraverso un complesso sistema psico –neuro
–immuno -endocrino. Quando questo sistema si auto-regola in modo corretto, una
volta passato l’evento stressante fisico o psichico che sia, la reazione psicosomatica si esaurisce e tutto ritorna come
prima...
...Quando il meccanismo 'si inceppa', invece di una normale reazione allo stress possiamo sviluppare una patologia psicosomatica.
La malattia psicosomatica si manifesta a livello fisico ma è provocata, scatenata o aggravata da fattori psichici. Molti disturbi psicosomatici hanno un’origine multifattoriale, ovvero si manifestano soltanto in presenza di più fattori che agiscono insieme.
Un fattore psichico potrebbe, per esempio, scatenare attacchi di panico in presenza di una predisposizione familiare su base biologica oppure, sommandosi all’azione di un fattore infettivo (Helicobacter), causare l’ulcera duodenale. Quando entrano in gioco sia le cause fisiche (genetiche, infettive, traumatiche) che psichiche (stress cronico, ansia, un tipo di personalità più vulnerabile) è arduo stabilire quali siano più importanti nel determinare e mantenere il disturbo.
Un approccio
terapeutico efficace dovrebbe
perciò tenere conto di tutti questi fattori. ...Quando il meccanismo 'si inceppa', invece di una normale reazione allo stress possiamo sviluppare una patologia psicosomatica.
La malattia psicosomatica si manifesta a livello fisico ma è provocata, scatenata o aggravata da fattori psichici. Molti disturbi psicosomatici hanno un’origine multifattoriale, ovvero si manifestano soltanto in presenza di più fattori che agiscono insieme.
Un fattore psichico potrebbe, per esempio, scatenare attacchi di panico in presenza di una predisposizione familiare su base biologica oppure, sommandosi all’azione di un fattore infettivo (Helicobacter), causare l’ulcera duodenale. Quando entrano in gioco sia le cause fisiche (genetiche, infettive, traumatiche) che psichiche (stress cronico, ansia, un tipo di personalità più vulnerabile) è arduo stabilire quali siano più importanti nel determinare e mantenere il disturbo.
Accade spesso purtroppo che l’aspetto psicologico non emerga perché i disturbi si manifestano solo a livello fisico e né il medico, né tanto meno il paziente, sospetta la presenza di altre cause. Il sospetto può nascere quando gli esami clinici continuano ad essere negativi, o quando la terapia farmacologica ben condotta non produce effetti duraturi. A rendere più difficile la diagnosi è anche la perdita, col tempo, del nesso causale con il fattore psichico sottostante... Sarà così anche per (molti) tipi di disturbi: diventerà difficile risalire a quando e perchè sono comparsi. I sintomi saranno sempre più scollegati dalla situazione emozionale e la persona che ne soffre non accetterà facilmente l’ipotesi che a scatenare i suoi problemi fisici sia un remoto "conflitto intrapsichico" , un’esperienza emotiva mal digerita o qualche sentimento profondamente sepolto. "
Dr.ssa Donatella Steck
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