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Il Sistema Immunitario
Il sistema Immunitario (S.I.) permette all’organismo
di difendersi da aggressioni che provengono sia dall’interno che dall’esterno.
Esso è fornito di una
MEMORIA
significa:
1)
che esso è in grado di riconoscere il Se dal
Non-Se (detto in termini tecnici Self, no Self), giacché sin dallo sviluppo embrionale ha la
conoscenza di tutti i tipi di cellule;
2)
questa memoria è
specifica per ogni sostanza ed è in grado di migliorarsi ogni qualvolta entra
in contatto con sostanze estranee (definite Agenti);
3) la memoria
del S.I. attiva il circuito Anticorpi-Antigene.
Quali sono gli Organi Principali
-Midollo Spinale
-Milza
-Timo
Gli
Anticorpi>Globuli Bianchi detti anche LEUCOCITI
Quali sono le sue FUNZIONI
-
Difesa
(infezioni, virus, batteri)
-
Riparazione
(messaggi inviati ai tessuti danneggiati).
-
Eliminazione
(p.e. eccesso patologico di cellule (definita come Sorveglianza Immunologia).
Nel S.I. abbiamo: Immunità Cellulare, si
attiva quando microrganismi penetrati nella cellula la possono distruggere. Immunità
Umorale: nel caso in cui si siano verificate penetrazioni di microorganismi
nei fluidi corporei, spazi extra cellulari>distruzione del microrganismo.
Connessione tra S.I. e SNC
Questi due importanti sistemi si influenzano tra di
loro seguendo un iter: >Insorgenza>Decorso di malattie infettive e acute;
ma anche in malattie allergiche e autoimmuni: Vale a dire che a determinati
pensieri, emozioni, sentimenti corrispondono reazioni nella Biochimica >Sostanze prodotte dal SNC
che hanno effetti Immunostimolanti o Immunosoppressivi.
Questi si trovano in relazione circolare ovvero di
feedback ed entrambi i sistemi hanno
-
Capacità di Risposta
differenziata a stimoli diversi
-
Capacità di Relazione
con l’ambiente
-
Capacità di apprendere,
quindi hanno una memoria.
Quali sono i collegamenti biologici principali
Asse IPOTALAMO >Invio di Messaggi
IPOFISI> produzione di Ormoni (ACTH ormone
della crescita)
SURRENE
> produzione di cortisolo + altri ormoni
Quando si parla di S.I. non si può non parlare del
tessuto CONNETTIVO e delle Malattie Autoimmuni.
Spesso sentiamo parlare di Sistema Immunitario che
improvvisamente impazzisce. Nulla di più falso. Di solito quando non siamo in
grado di spiegare che cosa avviene dentro di noi usiamo una terminologia di
questo tipo: impazzimento delle cellule. Poiché non riusciamo a comprendere
come mai il SI si accanisca contro cellule dell’organismo provocando malattie
definite autoimmuni, ecco venire in nostro soccorso il linguaggio popolare.
Cerchiamo di dare una spiegazione semplice ,
sintetica ma comprensibile dei meccanismi che si attivano e che provocano
l’improvviso accanimento di cellule sane contro cellule sane di altri organi.
Il corpo umano è un organismo perfetto che se
attaccato reagisce difendendosi. Del resto la difesa è comune a tutti gli
esseri viventi.
Avete mai giocato a Risiko? E’ un gioco in cui i
giocatori, che rappresentano ciascuno un territorio, per mire espansionistiche
attaccano i paesi confinanti; ecco più o
meno accade la stessa cosa dentro di noi.
Ora per attaccare i territori a noi vicini dobbiamo avere un esercito,
delle armi e una strategia che ci permetta di vincere. L’esercito ha bisogno di
un Comandante in capo (il nostro SNC), i soldati saranno rappresentati dai
linfociti (che fanno parte dei Globuli Bianchi e sono reazioni immunitarie che
formano anticorpi). I linfociti hanno la funzione di difendere il Self (che nel
nostro immaginario è il territorio attaccato da invasori), oltre che di
smantellamento delle tossine. Quando, però, i nemici che attaccano sono troppi
o sono estremamente potenti, i soldati scappano lasciando libero il campo ai
virus o ai batteri che dilagano e
proliferano: è il momento in cui la malattia ha una prognosi infausta. Capita,
anche, che gli attacchi non prevengano dall’esterno ma dall’interno>tossine
prodotte da stress e pensieri continui, preoccupazioni, ansie, timori ecc. che
diventano di difficile gestione e difesa da parte dei Linfociti i quali, come
detto in precedenza, voltano le spalle (gettano la spugna) lasciando gli organi
alla mercé della malattia.
Può accadere che il SNC invii due comandi
contraddittori ed eccoci al conflitto: Il S.I. deve eliminare gli invasori o
deve seguire l’ordine del SNC? Sicuramente agirà, ma per poterlo fare sarà
costretto ad operare una scissione e a questo punto, organi bersaglio o
l’intero organismo saranno aggrediti (siamo di fronte ad una specie di guerra
civile) dai linfociti >malattia autoimmune. (p.e. psoriasi, sclerosi
multipla, Artrite reumatoide, Rettocolite, Tiroiditi, Sclerodermia, ecc.).
In altre parole accade che il SI perde la capacità di
riconoscere le strutture proprie da quelle estranee; così viene spiegato, nella
letteratura medica, “l’impazzimento”.
TESSUTO CONNETTIVO O MESENCHIMA
Il tessuto Connettivo è il più esteso e il più grande
dell’intero Organismo ed è costituito da
Una MATRICE INTERCELLULARE>è l’ambiente dove sono immerse tutte le
cellule del nostro organismo. Pertanto tutte le reazioni immunitarie avvengono
proprio in questo ambiente>Reazione di Difesa che
- Svolge funzione di NUTRIMENTO delle cellule
Immagazzinamento>Eliminazione
-----------------------------------------
|
|
di scorie metaboliche
e tossine
- di SOSTEGNO
STRUTTURALE>intelaiatura che connette. Sostiene e contiene i tessuti del
corpo.
Abbiamo Cellule in MATRICE SEMISOLIDA GELATINOSA MESENCHIMA è il tipo più primitivo
osservabile da esso si differenziano tutti gli altri tessuti connettivi.
Cellule in MATRICE SEMISOLIDA con sottile trama
di FIBRE RETICOLARI extracellulari
Le fibre reticolari formano una sorta di “rete”
tridimensionale che è l’impalcatura ad es. della milza, dei linfonodi, del midollo
osseo, e delle cellule reticolari che sono fagociti potenziali capaci di
ingerire particelle.
Abbiamo il tessuto Adiposo, Elastico, Tendineo,
Fibroso Denso, Fibroso Lasso.., ma per lo studio che ci riguarda questi tessuti
per il momento li accantoniamo.
Una delle funzioni principali del T. Connettivo è
quella di essere il serbatoio di tossine che vengono trasportate dal sangue ed
immagazzinate nel T. Connettivo stesso.
Tossine endogene Metabolismo cellulare interno:
provengono dall’interno dell’organismo
Tossine Esogene provengono dall’esterno: virus,
batteri, diverse sostanze chimiche.
Entrambi (endogene ed esogene) devono essere smaltite
ogni giorno; preposto a questo compito-lavoro è il SISTEMA LINFATICO.
MECCANISMO DI FUNZIONAMENTO
Il T.C. ogni giorno attraversa due fasi di 12 ore
ciascuna: 1^ di smaltimento scorie
2^ di ricostruzione della matrice connettivale + sostanze indispensabili
alla vita stessa delle cellule.
Durante queste due fasi il T.C. cambia la sua
struttura in questo modo:
°° 1^ Fase:
(dalle h. 03 alle 15 ca) struttura appare gelatina solubilizzata che
viene definita Statodi Sol
In
questa fase si verificano due processi: Demolizione q
Smaltimento di scorie e proteine
°° 2^ in questa seconda
fase (dalle h.15 alle 03 ca) appare come
gelatina che si ricondenza e viene definita Stato di Gel.
il processo in atto è : Ricostruzione 4ricostituzione della matrice connettivale e
delle proteine.
E’
un equilibrio perfetto: ad ogni fase segue quella successiva senza soluzione di
continuità. Ma se questo equilibrio si scompensa, si verifica un aumento di
scorie nel T.C. (come ad esempio Infezioni batteriche, virali, cattivo
funzionamento del sistema linfatico, errata alimentazione, assunzione di
sostanze chimiche, ecc).
In caso di sovraccarico di scorie si attiva un
Meccanismo di Detossicazione
Drenaggio q
attraverso la produzione di Enzimi
Gli enzimi
producono uno stato continuo di SOL (fase di smaltimento) che si
prolunga fino a che non si è raggiunta una pulizia completa e profonda del
tessuto connettivo; siamo in presenza non più di una fase di 12 ore
>meccanismo suppletivo definito Infiammazione.
Una volta completata la funzione di drenaggio
suppletivo, l’infiammazione sarà superata e pertanto sarà ripristinato il
normale funzionamento bioritmico giornaliero tra le due fasi (gel e sol) del
tessuto connettivo. L’infiammazione e la febbre che ne consegue –peraltro
questa è il sintomo per eccellenza – sono la dimostrazione di un meccanismo
biologico opportuno e naturale , non dovrebbero essere confuse con la malattia
da debellare.
Recenti studi hanno dimostrato come il nostro S.I in
effetti , inizi a funzionare in modo ottimale quando la temperatura corporea
raggiunge i 38,5° C. e quindi farmaci anti-infiammatori, antibiotici, non
andrebbero presi in maniera inappropriata, ma si dovrebbe permettere al nostro
organismo di organizzarsi per combattere e debellare il processo infiammatorio,
usando le armi a sua disposizione.
Gli antinfiammatori sono, è vero, di immediato sollievo ma portano con sé effetti
collaterali che alla lunga possono risultare dannosi per la nostra salute e il
nostro benessere psicofisico.
Infatti la loro azione inibisce, annullando, il meccanismo
biologico opportuno. Questi farmaci, con la loro azione, producono
immediatamente, un viraggio dalla fase di Sol>in cui agisce il processo
infiammatorio, alla fase di Gel>stasi, ma senza che sia stata la pulizia di
cui si parlava qualche riga più sopra, pertanto si verificherà una gelificazione
forzata e innaturale del connettivo, si produrrà un miglioramento e una
guarigione, scomparirà il sintomo, ma senza essere andati alla radice del
problema. La causa della infiammazione non si è trovata, le tossine nono sono
state eliminate, esse permangono nel nostro connettivo e, dunque, il problema
si ripresenterà.
Il fatto è che nell’assunzione di farmaci
antinfiammatori si verifica un accumulo di tossine in quanto viene impedito il naturale
drenaggio e ciò anche per lunghi periodi. In tale maniera il tessuto connettivo
si satura sempre più in profondità di tossine, si intasa di sostanze estranee
(come le proteine batteriche, i virus,le molecole chimiche, ecc.).
Noi sappiamo che la fase di gel è caratterizzata da nuove sintesi proteiche che dovrebbero avviarsi in un connettivo scevro da scorie, pulito, ma se questo non avviene allora verranno prodotte altre proteine che includeranno nella loro struttura anche del materiale estraneo all’organismo (Non-Self), ci sarà una produzione di “proteine anomale” caratterizzate da materiale proprio all’organismo (Self), ma anche da materiale estraneo (Non Self).
Noi sappiamo che la fase di gel è caratterizzata da nuove sintesi proteiche che dovrebbero avviarsi in un connettivo scevro da scorie, pulito, ma se questo non avviene allora verranno prodotte altre proteine che includeranno nella loro struttura anche del materiale estraneo all’organismo (Non-Self), ci sarà una produzione di “proteine anomale” caratterizzate da materiale proprio all’organismo (Self), ma anche da materiale estraneo (Non Self).
Saranno, infine, sintetizzate strutture anomale,
abnormi, che verranno considerate estranee dal S.I. che, appunto non
riconoscendole, le attaccherà. Infatti, le proteine anomale sono costituite per
la maggior parte da molecole appartenenti all’organismo e solo in proporzione
assai minore di piccole parti estranee, sufficienti però, per far scattare
l’allarme da parte del S.I. che considerandole improprie le combatterà: ecco le
basi per una malattia autoimmune .
L’IMMUNITÀ
L’immunità è la capacità dell’organismo umano di difendersi dalle
aggressioni. Difese specifiche
L’organismo ha 2 tipi di difese immunitarie
Difese non specifiche
LE DIFESE NON SPECIFICHE:
Le
difese non specifiche sono difese di tipo generico, cioè difese che operano
appena
il
corpo viene aggredito.
Le
difese non specifiche comprendono due prime linee di difesa:
Ø
PRIMA LINEA DI DIFESA
Le
prime difese che proteggono il nostro corpo dalle aggressioni esterne sono:
- La pelle:
la
pelle è la difesa più esterna del corpo
- Le membrane mucose:
le membrane mucose ricoprono le parti del corpo a
contatto con l’ambiente esterno
(bocca, naso, orecchie...).
- Le secrezioni:
il sudore, per esempio, è un liquido così acido, che
può uccidere alcuni batteri.
Ø SECONDA LINEA DI DIFESA
La seconda linea interviene quando la prima linea di
difesa viene superata da virus e batteri.
- L’infiammazione:
arrossamento, aumento di calore, dolore... sono
tutti sintomi che vediamo durante l’infiammazione di pelle e mucose;
l’infiammazione è dovuta alla produzione
di sostanze da parte dei tessuti colpiti per riparare alle lesioni subite.
-
I granulociti:
sono dei globuli bianchi che mangiano le cellule
morte e i microrganismi pericolosi per il corpo. Il lavoro che svolgono i
granulociti si chiama fagocitosi.
LE
DIFESE SPECIFICHE:
Le difese specifiche sono difese “mirate”, cioè
dirette verso determinati antigeni, cioè
sostanze che il nostro corpo non riconosce.
Le difese specifiche sono la terza linea di difesa
del nostro organismo.
Ø TERZA LINEA DI DIFESA
Questa linea interviene quando la prima e la seconda
linea non sono state capaci di fermare l’aggressione.
Ci sono delle sostanze che il nostro corpo conosce,
queste sostanze si chiamano Self.
Le sostanze che non conosce si chiamano no Self o antigene. Quando il nostro corpo si
accorge che ci sono delle sostanze no self c’è una
risposta immunitaria.
L’organismo può attaccare l’antigene in due modi:
1. Risposta umorale, con la produzione di
anticorpi da parte dei linfociti B;
2. Risposta cellulare, attraverso
l’intervento diretto di un tipo di globuli bianchi chiamati
Linfociti
T
Una
Curiosità
L’allergia è un caso in cui la difesa immunitaria
causa dei problemi al nostro corpo. Alcune persone sono sensibili a sostanze
che per la maggior parte delle altre persone sono innocue, questo significa che
alcune sostanze per certe persone sono pericolose e per altre no. Nelle persone sensibili l’organismo pensa che
queste sostanze siano pericolose e le attacca. Dette sostanze in questo caso si chiamano
allergeni.
Dr.ssa Donatella Steck
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